‘’ La sostenibilità è
un modo di vivere e di agire,
una questione di coscienza, un impegno verso le generazioni
future,
un nuovo modo di creare, produrre, distribuire, vendere’’
Con queste parole Ercole Botto Poala, presidente di Milano
Unica, inaugura la 28’esima edizione del salone tessile, quindi la terza
edizione del progetto sostenibilità.
E’ infatti proprio sostenibilità la parola chiave scelta da
Milano Unica, come principio giuda per lo sviluppo e la crescita delle aziende
tessili e d’abbigliamento. Ma entriamo nel dettaglio.
Il Progetto Sostenibilità di MU nasce nella fiera tenutasi a
Febbraio 2018. Il titolo recitava ‘Save the Planet’, uno slogan semplice,
efficace e che sicuramente non lasciava spazio a libere interpretazioni.
L’adesione al progetto è stata fin da subito superiore alle aspettative con
circa 53 espositori e la presentazione di circa 250 campioni tra tessuti e
accessori, che si caratterizzavano come sostenibili sia per la scelta di
materie prime che per tipologia di trattamenti a basso impatto ambientale.
Tale tendenza è notevolmente cresciuta nella seguente
edizione, luglio 2018. Caratterizzata dalla domanda ‘ Is our future
sustainable?’ ha potuto contare circa 123 imprese partecipanti ed oltre 750
campioni presentati. Tali campioni si caratterizzavano non solo, ancora, per
materie prime e trattamenti a basso impatto, ma anche e soprattutto per
l’assenza o la parziale eliminazione di sostanze chimiche pericolose.
Ma il progetto non si arresta e cresce a dismisura tanto che
nell’ultima edizione di Febbraio 2019, ‘sustainable innovation’, al Progetto
Sostenibilità è stata dedicata un’intera area espositiva, oltre che un video di
presentazione e perfino un catalogo in cui vengono presentate tutte le aziende
riconosciute come sostenibili. Ma il progetto cresce anche nelle ambizioni, si
pone infatti sotto i riflettori l’intero processo produttivo e si punta sul
ruolo delle imprese come vere e proprie motrici dell’innovazione sostenibile. MU
è d’altronde una fiera di imprenditori per imprenditori, professionisti che
sanno bene quanto importate sia applicare una simile svolta alle modalità
produttive del settore.
Tale rivoluzione sostenibile, iniziata negli anni ’10, è
cresciuta così tanto nel tempo da cambiare i parametri di competizione tra le
varie aziende. Oggi è infatti indispensabile essere sostenibili per entrare nel
mercato a livello globale. Una sostenibilità che però non si limita al
diminuire esclusivamente l’impatto ambientale, ma che guarda a tutta la filiera
di produzione, attuando opportune modifiche e\o innovazioni in ogni ambito del
tessile. Con uno schema tratto dal catalogo MU è possibile infatti vedere in
maniera molto semplificata, non solo tutti gli step da cui è composta la
filiera, ma anche i metodi innovativi e sostenibili attuali, al fine di
ottenere un prodotto certificato e riconosciuto dalla Commissione Tecnica.
Ciascuna
delle aziende esposistrici è infatti valorizzata dall’esposizione di uno o più
campioni corredati da un cartellino che ne identifica le principali
caratteristiche, sistetizzate dai seguenti simboli.
Attraverso questi simboli è stato possibile notare la
crescita in percentuale dei metodi attuati ai fini della sostenibilità. Ad
esempio: i materiali tradizionali a basso impatto sono passati dal 14% degli scorsi
anni al 31%; le fibre chimiche innovative bio based sono salite dal 4% al 13%,
e così via.
Infine citiamo solo alcune delle certificazioni riconosciute
alle aziende.
Al primo posto si trovano la certificazione Oeko-Tex® e la
ZDHC e DETOX, la cui maggior attenzione risiede nell’eliminazione delle
sostanze chimiche pericolose. Al secondo posto vi è la certificazione dello
standard GOTS (Global Organic Textile Standard) relativa ai materiali
provenienti da agricoltura biologica e, con un salto al quinto posto, abbiamo
la certificazione dello standard GRS (Global Recycle Standard) relativa ai
materiali originati da riciclo.
SI tratta quindi di un progetto in espansione, attivo e
vigile riguardo un futuro che punta ed essere interamente sostenibile. Un
progetto che nasce con le aziende e che spera di trovare opportune risposte nei
consumatori. Consumatori attenti, oculati, e curiosi di scoprire che basta
scegliere il giusto abito, come il giusto tessuto, per favorire un mondo
sostenibile.